Oggi voglio ringraziare soprattutto
lui,
con David ho condiviso l’ufficio,
alcuni sogni e diverse delusioni, in difficili anni di precariato,
densi di problemi quanto di vita.
Di solito in ambienti come questo si
sviluppa una naturale rivalità, che porta alla ostilità alla non
condivisione dei dati e delle ricerche. Non so che strana alchimia si
fosse creata fra tutti noi che popolavamo l’ ufficio in quegli
anni, so che non c’era niente di tutto questo, ma solo una
splendida amicizia. I nostri computer non avevano password, le
ricerche di uno diventavano le ricerche di tutti, i problemi di uno
diventavano i problemi di tutti e così le speranze. Abbiamo pianto
per ognuno che non ha visto rinnovato il suo contratto, per ogni
persona che ha dovuto lasciare la sua scrivania.
Non per David, lui ci lasciava per
andare a lavorare stabilmente nel posto che aveva sempre desiderato.
Non voglio
raccontare i miei ricordi di lui, perché credo che ognuno abbia i
suoi e non abbia bisogno dei miei, voglio solo dire che David mi ha
insegnato molto. Prima di tutto a non prendermela per le delusioni
lavorative, a non lasciarmi ferire da atteggiamenti sbagliati, a
lasciarmi scorrere addosso le cose. Lui lo sapeva fare, io un po’
meno….
Quando lavorava all’Autorità di
Bacino spesso veniva a trovarmi in Dipartimento e mi chiedeva come
andava e se c’erano novità sul mio futuro. Io ogni volta ero
costretta a rispondergli “tutto uguale, David, nessuna novità,
navigo a vista… “, lui, allora, mi rispondeva sempre con le
stesse tre parole “tu non mollare”. Queste tre parole mi hanno
sempre dato la forza di andare avanti.
In 15 anni di un lavoro affascinante
quanto instabile, ho pensato diverse volte di mollare, l’ho fatto
anche recentemente, ma tra le persone che ho sentito gridarmi con più
forza “non mollare” c’è sempre stato David. Se sono ancora
qua a lottare per un posto lo devo anche alla forza che mi ha dato e
che mi sta dando David.
Il mio rapporto con lui non è finito
con la sua morte, è solo cambiato nella forma, sento che continua a
sostenermi nei momenti difficili, a consigliarmi, ad indicarmi la
giusta strada. Il premio di ieri per me è soprattutto il suo
incoraggiamento, la sua pacca sulla spalla in un momento
lavorativamente complicato…
Per cui appunto il mio Grazie prima di
tutto va a lui…
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